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Super Ecobonus e Sismabonus 110%: come effettuare i lavori gratis
16/6/2020

Nel Decreto Rilancio, tra le norme messe in campo per il rilancio dell’economia post pandemia, ci sono gli incentivi per l’Ecobonus e il Sismabonus. Queste due misure sono state aumentate fino al 110 per cento dei lavori effettuati. Il Governo attraverso queste agevolazioni punta a far riprendere i consumi e mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare.

Il contribuente che effettua i lavori in alcuni casi può coprire l’intero costo dell’intervento più il 10%. Come si potranno effettuare i lavori a costo zero? Attraverso lo sconto in fattura, cedendo il credito all’azienda che effettua i lavori, ad un istituto bancario o assicurazione. In alternativa si può scontare il 110% come credito di imposta con importi fissi scaglionati su più anni.

Và chiarito che tutto quello che si afferma in questa fase potrebbe essere in parte modificato dai decreti attuativi che stanno per essere emanati.

I lavori di riqualificazione non sono tutti uguali e non tutti sono compresi negli incentivi. E’ previsto l’obbligatorietà di partire da 1 o più interventi trainanti ( che descriviamo sotto)I lavori si possono effettuare sulla prima casa e sulla seconda non unifamiliare, ovvero in condominio ma anche queste definizioni dovranno essere chiarite dai decreti attuativi.

Il primo passo per sapere se i lavori che si effettueranno in casa porteranno al superbonus del 110% è quello di fare un’analisi preliminare della classe energetica dell’immobile e progettare una strategia di interventi. Una volta che si conosce la classe si può passare a pensare a quali lavori effettuare per migliorare l’abitazione.

INTERVENTI TRAINANTI

Nonostante si attendano i decreti attuativi e le varie guide sull’applicabilità del Bonus, c’è buona probabilità che il concetto di intervento trainante rimarrà invariato.
Il decreto impone infatti due interventi principali a seconda della tipologia abitativa, cioè l’isolamento dell’involucro (cappotto) per almeno il 25% della superficie disperdente e la sostituzione del generatore di calore con uno ad alta efficienza come la pompa di calore. Nello specifico, se effettuando uno dei due interventi non si arrivasse ad un salto di 2 classi energetiche, questi si potranno combinare.

Riepilogando per ottenere il 110% si devono soddisfare due requisiti: fare uno dei due interventi trainanti e contestualmente ottenere il salto di 2 classi energetiche.

IN CASO DI EDIFICI UNIFAMILIARI

Gli interventi trainanti sono i seguenti:

  • Isolamento termico: Superfici opache verticali e orizzontali oltre il 25% percento della superficie lorda disperdente dell’edificio.
    I serramenti sono esclusi dagli interventi trainanti e possono essere inseriti solo in abbinamento.
    La spesa massima in detrazione è di €60.000 per ogni unità abitativa e i materiali isolanti devono essere conformi ai criteri ambientali minimi.
  • Sostituzione del generatore: sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per riscaldamento, raffrescamento e produzione di ACS in pompa di calore, anche ibridi e abbinati a impianti fotovoltaici con accumulo o a microgenerazione.
    La spesa massima in detrazione è di €30.000 compresa eventuale bonifica amianto.

Nel caso non si dovesse raggiungere il salto di 2 classi con uno di questi due interventi trainanti o un mix di essi si potranno integrare con “Altri Interventi”

  • Pannelli solari termici
  • Ventilazione meccanica controllata
  • Caldaie a biomassa
  • Domotica
  • Serramenti
  • Sismabonus
  • Fotovoltaico
  • Accumulo del fotovoltaico
  • Ricarica Veicoli

IN CASO DI EDIFICI “CONDOMINIO”

Gli interventi trainanti sono i seguenti:

  • Isolamento termico: Superfici opache verticali e orizzontali oltre il 25% percento della superficie lorda disperdente dell’edificio.
    I serramenti sono esclusi dagli interventi trainanti e possono essere inseriti solo in abbinamento.
    La spesa massima in detrazione è di €60.000 per ogni unità abitativa e i materiali isolanti devono essere conformi ai criteri ambientali minimi.
  • Sostituzione del generatore: Sostituzione impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per riscaldamento raffrescamento e produzione di Acs con caldaie a condensazione con efficienza almeno Classe A
  • pompa di calore anche ibrida anche abbinati a impianti fotovoltaici con accumulo o a microgenerazione.
    Spesa massima in detrazione €30.000 per unità abitativa compresa la bonifica dell’amianto.

Nel caso non si dovesse raggiungere il salto di 2 classi con uno di questi due interventi trainanti o un mix di essi si potranno integrare con “Altri Interventi”

  • Pannelli solari termici
  • Ventilazione meccanica controllata
  • Caldaie a biomassa
  • Domotica
  • Serramenti
  • Sismabonus
  • Fotovoltaico
  • Accumulo del fotovoltaico
  • Ricarica Veicoli

I lavori potranno partire dal 1 luglio 2020 fino al 31 Dicembre 2021, anche se si sta pensando di prolungare i tempi fino al 2022 a patto di trovare le coperture finanziarie.

Come funziona il Sismabonus

Il Sismabonus è stato aumentato dal 50 al 110%, i lavori sono validi se effettuati per la messa in sicurezza degli edifici, per il miglioramento della classe di rischio e per i lavori che portano ad un miglioramento di due classi di rischio. Sono ammesse anche le spese di acquisto di edifici antisismici realizzati mediante demolizione e ricostruzione in zona sismica 1, 2 e 3. I lavori effettuati sull’abitazione sono lavori fondamentali per avere la sicurezza di vivere in ambienti solidi e senza rischi. In questo momento è un’opportunità da cogliere al volo per rinnovare tutte le case di vecchia costruzione.
Di seguito i lavori realizzabili per godere del sismabonus al 110%

  • lavori di messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici (l’agevolazione ordinaria è del 50%)
  • lavori che determinano il passaggio ad una classe di rischio inferiore (l’agevolazione ordinaria è del 70% su case singole e del 75% nei condomìni)
  • lavori che determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori (l’agevolazione ordinaria è dell’80% su case singole e dell’85% nei condomìni)
  • spese di acquisto di edifici antisismici realizzati mediante demolizione e ricostruzione (cd. Sismabonus acquisti) in zona sismica 1, 2 e 3

Ecobobus e Sismabonus: pianificare i lavori

Non bisogna affidarsi a chi dice che basta fare qualche intervento per accedere agli incentivi perché i costi possono lievitare e non essere funzionali al raggiungimento dell’attivazione dell’ecobonus.
Il primo passo è conoscere la classe energetica della propria abitazione. Il certificato APE ci dà un primo segnale e indica quali lavori effettuare. Avere un professionista che segue l’iter è di fondamentale importanza per avere un quadro preventivo di insieme che ci porta a stilare un piano operativo dei lavori. Se una casa è di nuova costruzione non conviene andare a sostituire elementi performanti con altri più performanti in quanto non è detto che arriviamo all’obiettivo di accedere agli incentivi.
Più la casa è vecchia, più sarà facile accedere all’ecobonus. Per esempio se abbiamo una casa con un tetto fatiscente, senza impianto di riscaldamento e con vecchie finestre a vetro singolo, va da sé che qualsiasi intervento potrebbe migliorare anche sensibilmente la classe energetica e/o il rischio sismico dell’abitazione.
Prima di firmare contratti con fornitori o imprese è fondamentale avere un quadro di insieme di cosa possiamo fare sulla nostra casa. Inoltre è indispensabile avere tutti i preventivi sulle operazioni che si andranno a fare per non avere un incremento delle spese.

Detrazioni, sconto in fattura, cessione del credito e scadenze

L’obiettivo degli incentivi è duplice, sia per le famiglie che per le imprese. Il circolo virtuoso che si vuole attivare coinvolge sia la sfera economica che quella ambientale, con la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare e l’incentivazione della produzione di energia rinnovabile.
La famiglia che decide di detrarre l’importo delle spese effettuate dal 1 luglio 2020 al 31 Dicembre 2021 dalle proprie tasse potrà farlo in cinque quote annuali di pari importo.
In alternativa si può optare per lo sconto in fattura, così da avere i lavori effettuati a costo zero, l’incentivo sarà ceduto all’impresa che a sua volta potrà trasformarlo in credito di imposta o cederlo ad un istituto bancario, assicurazione o intermediari finanziari.

APE: certificato necessario per accedere all’incentivo

Effettuare i lavori non dà in automatico l’accesso agli incentivi massimi: come dicevamo, prima e dopo l’intervento deve essere redatto l’Attestato di Prestazione Energetica da un tecnico qualificato che certifichi il miglioramento di 2 classi energetiche. Per chi decide di effettuare i lavori è dunque necessario ottenere il documento che certifichi la classe energetica dell’immobile su cui si vorrebbe intervenire, prima ancora di pianificare i vari lavori da svolgere.


Articolo tratto da:
https://www.immobilgreen.it/news/bonus/ecobonus-e-sismabonus-110-come-effettuare-i-lavori-gratis/